Argomento: "Chirurgia del volto"

Blefaroplastica

Blefaroplastica (correzione borse palpebrali)

La blefaroplastica è un intervento che consente, a seconda delle necessità, di asportare la cute in eccesso a livello delle palpebre, di eliminare le cosiddette borse palpebrali (cuscinetti di grasso profondo) e di modificare il “taglio” e l’orientamento dell’angolo degli occhi, se richiesto. Tutti questi aspetti contribuiscono ad un aspetto stanco dello sguardo e spesso sono il primo segno dell’invecchiamento del volto. Il risultato finale consiste generalmente in un aspetto più riposato, fresco e giovanile. Tuttavia l’intervento non permette di eliminare le rughe sull’esterno dell’occhio (zampe di gallina), anche se queste possono essere migliorate ed apparire meno evidenti grazie alla distensione della pelle ottenuta. Le discromie presenti soprattutto sulla cute della palpebra inferiore (cerchi scuri o bluastri) difficilmente vengono migliorate dall’intervento. Anche la caduta (ptosi) del sopracciglio e le borse zigomatiche non vengono migliorate. Le cicatrici sono generalmente quasi impercettibili. Nella palpebra superiore sono nascoste in gran parte nel solco che si forma all’apertura dell’occhio e, solo lateralmente all’angolo dell’occhio, debordano e sono evidenti per qualche tempo, anche se ben camuffabili con un correttore. Nella palpebra inferiore la cicatrice corre subito sotto alle ciglia e sporge lateralmente per circa un cm. L’intervento di blefaroplastica può essere condotto, a seconda delle indicazioni, sulle palpebre superiori, su quelle inferiori o su entrambe contemporaneamente La blefaroplastica, di solito effettuata in anestesia locale, può talvolta richiedere una sedazione o eccezionalmente l’anestesia generale, con un ricovero di 1 giorno. Il tipo e la frequenza delle medicazioni, così come l’epoca della rimozione dei punti, dipendono dal singolo caso clinico e dalla tecnica impiegata. Il risultato, molto buono fin dall’inizio, anche se un poco alterato dall’inevitabile gonfiore ed ecchimosi post-operatori, tende a stabilizzarsi nel giro di alcune settimane. L’intervento non interferisce minimamente con le capacità visive.

Il costo dell’intervento varia da un minimo di 2000 euro ad un massimo di 4000 euro.

18 gen, 2012 Autore
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Chirurgia del volto, Chirurgia Estetica

Otoplastica

Otoplastica (correzione orecchie ad ansa)

Esistono vari tipi di deformità dell’orecchio ed ognuna di esse deve essere trattata in maniera differente. L’otoplastica viene eseguita per correggere l’eccessiva protrusione delle orecchie al fine di riporle in una più normale posizione rendendole così meno evidenti.

L’intervento non ha assolutamente alcun effetto negativo sull’udito.
L’intervento può essere eseguito sia in anestesia locale, con o senza sedazione, che in anestesia generale. Il tipo di anestesia scelto dipenderà dal desiderio del singolo paziente e dal giudizio del medico. L’anestesia locale in genere viene utilizzata per pazienti adulti o adolescenti e consiste nell’infiltrazione del campo operatorio con anestetico locale al fine di eliminare la sensibilità dolorosa. L’anestesia generale in genere è utilizzata per pazienti non in grado di offrire un’adeguata collaborazione.

L’operazione dura approssimativamente da 1 a 2 ore e non è dolorosa.
L’intervento consiste nell’incisione della faccia posteriore dell’orecchio con la rimozione di una losanga di cute. La cartilagine viene esposta e viene rimodellata in modo da ottenere una migliore configurazione e la sistemazione in posizione normale. Alla fine dell’intervento viene applicata una medicazione a forma di turbante intorno alla testa in modo da proteggere entrambe le orecchie e limitare il gonfiore e la sensazione di fastidio.

Il costo dell’intervento varia da un minimo di 2000 euro ad un massimo di 4000 euro.

18 gen, 2012 Autore
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Chirurgia del volto, Chirurgia Estetica

Rinoplastica

La rinoplastica estetica è un intervento che si esegue in sala operatoria e può essere eseguita in anestesia generale oppure in neuroleptoanalgesia che consiste nella somministrazione endovenosa di farmaci che inducono uno stato di rilassamento mentale e di calma. In aggiunta a questo si utilizza anche dell’anestetico locale quando l’ammalato è addormentato, in modo da eliminare anche il minimo fastidio dovuto all’iniezione. Non vi è dolore durante l’operazione. La scelta del tipo di anestesia potrà essere discussa con l’anestesista. Comunque vengono sempre attuati tutti i mezzi necessari per garantire la massima sicurezza. Le incisioni sono praticate all’interno del naso nel vestibolo. La cute viene mobilizzata dallo scheletro sottostante. La gobba, se presente, viene rimossa e le ossa nasali vengono fratturate alla base per poter essere avvicinate in modo da ricostruire il dorso del naso. Vengono poi isolate le cartilagini del setto e laterali e ridotte quanto necessario per ottenere il rimodellamento della punta. La medicazione si esegue con dei tamponi in entrambe le narici e con l’applicazione di un gesso sul dorso per immobilizzare le ossa. A volte può essere necessario associare all’intervento di rinoplastica estetica la correzione del setto nasale deviato. Questo intervento viene eseguito attraverso le stesse incisioni praticate per la correzione cosmetica del naso.

18 gen, 2012 Autore
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Chirurgia del volto, Chirurgia Estetica

Malaroplastica (aumento degli zigomi) e mentoplastica

Si tratta di interventi che consentono di rimodellare il profilo del volto ridonando pienezza agli zigomi e modificando la forma e dimensione del mento.
Il risultato si ottiene mediante l’inserimento di protesi di silicone in anestesia locale ovvero mediante l’utilizzo di acido ialuronico ad alto peso molecolare e a lunga permanenza (18-24 mesi).

26 ott, 2011 Autore
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Chirurgia del volto, Chirurgia Estetica

Lifting

Il face lift è un intervento di alta chirurgia il cui scopo è il miglioramento dell’aspetto del viso. Il miglioramento viene ottenuto mediante lo stiramento della cute e dei muscoli della faccia, dove necessario anche rimozione di grasso. Il grado di miglioramento varia da soggetto a soggetto ed è influenzato dalle condizioni fisiche della cute, dal grado del danno prodotto dalle radiazioni solari, dalle strutture ossee sottostanti e da una varietà di altri fattori.

L’intervento generalmente viene eseguito in anestesia generale o in analgesia. Questo tipo ultimo di anestesia è una combinazione fra una sedazione somministrata per via endovenosa ed anestesia locale. Attraverso un’infusione endovenosa vengono somministrati dei farmaci che inducono uno stato mentale di rilassamento e di calma. L’anestetico locale è iniettato nei tessuti della faccia quando il paziente sta già dormendo, in modo che il fastidio dell’iniezione non viene assolutamente avvertito. Non vi è assolutamente dolore durante l’intervento chirurgico. A volte è preferibile un’anestesia generale completa e questo può essere discusso con l’anestesista. In ogni caso l’anestesia viene somministrata dall’anestesista che è sempre presente durante tutto l’intervento. La durata dell’intervento è di circa 2-3 ore, a seconda della quantità di lavoro che bisogna eseguire nelle varie aree della faccia, del collo e del cuoio capelluto. Una piccola striscia di capelli viene asportata in regione temporale e dietro l’orecchio, e se bisogna provvedere ad un lifting della fronte, anche in regione frontale o più indietro, al vertice. I margini della ferita del cuoio capelluto, ricoperti da capelli di normale lunghezza, verranno accostati mediante punti di sutura e le incisioni verranno, quindi, nascoste.

Le incisioni scendono dal cuoio capelluto in regione temporale al davanti dell’orecchio, curvano in basso intorno al lobulo auricolare e continuano nel solco al di dietro dell’orecchio verso l’alto, fin quasi all’estremità superiore dell’orecchio e di nuovo in basso e poi nei capelli della regione della nuca. Non vi è nessuna cicatrice alla base dell’attaccatura dei capelli e quindi, se i pazienti desiderano portare i capelli sollevati, lo possono fare senza che sia visibile alcuna cicatrice.

Attraverso queste incisioni la cute è sollevata e liberata dai tessuti muscolari sottostanti. Può essere necessario rimuovere dell’adipe dall’area al di sotto della mandibola. La fascia dei muscoli dell’espressione è scollata come uno strato separato e stirata in alto e all’indietro e quindi viene asportato l’eccesso e viene suturato. Tutto ciò avviene al di sotto della cute in modo che questa possa drappeggiarsi con una tensione minima al di sopra dei muscoli rimessi in tensione e le ferite chirurgiche possano guarire indisturbate senza eccessive sollecitazioni.

La cute in eccesso viene asportata e la chiusura viene eseguita con fili di sutura molto sottili. Alla fine dell’intervento, viene applicato un abbondante morbido bendaggio compressivo in modo da mantenere una moderata compressione su tutta l’area dell’intervento. Ciò viene eseguito al fine di ottenere una riduzione dell’edema (gonfiore) e proteggere le ferite.

Il face lift a volte è seguito in combinazione con la blefaroplatica o altri tipi di interventi al volto.

26 ott, 2011 Autore
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Chirurgia del volto, Chirurgia Estetica