Argomento: "Laserterapia"

Laserterapia

Con il termine laser vengono indicate una “famiglia” di apparecchiature in grado di produrre radiazioni luminose dalle caratteristiche peculiari che le differenziano in maniera sostanziale da quelle emesse da una comune lampada. Infatti la luce emessa da uno strumento laser è:

  • monocromatica (vale a dire che tutti i fotoni emessi hanno la stessa lunghezza d’onda). Tale luce non può infatti venire scomposta come accade con la luce bianca, fenomeno responsabile del classico effettto arcobaleno;
  • coerente (tutte le onde luminose viaggiano in “fase” spazio-temporale);
  • collimata (le radiazioni sono parallele e non tendono a divergere).

In base alla sostanza sorgente delle radiazioni, le apparecchiature laser hanno caratteristiche ed applicazioni diverse-offrendo oggi possibilità terapeutiche notevoli contro patologie e inestetismi fino a pochi anni fa di difficile trattamento come le lesioni pigmentarie benigne, i tatuaggi, la patologia vascolare, il crono-fotodanneggiamento del volto e le ipertricosi.

Di recente è stata immessa sul mercato una nuova tecnologia definita frazionale allo scopo di ridurre il downtime (tempo di recupero) ed effetti collaterali. Il laser frazionale permette un miglioramento delle irregolarità cutanee superficiali del volto, quali rughe sottili, difetti di pigmentazione da danno solare, cicatrici da acne o di altra natura, attraverso l’asportazione selettiva degli strati superficiali dell’epidermide e del derma. La profondità del trattamento, che condizionerà l’entità del risultato ma anche il tempo di recupero estetico, è basata fondamentalmente sulla quantità di energia utilizzata dall’operatore e dal numero di passaggi eseguiti. Il tipo di terapia laser viene quindi concordata con il/la paziente in relazione alle sue aspettative ed alla sua disponibilità ad affrontare un decorso post -trattamento più o meno prolungato. Il laser frazionale oltre all’azione resurfacing produce un riscaldamento sulle zone trattate, che determina un “effetto lifting” particolarmente vantaggioso nei soggetti caratterizzati da una pelle con alterazioni solari importanti (discromie, rughe sottili diffuse) e iniziale lassità dei tessuti facciali. Dopo il trattamento, la pelle del viso risulta quindi non solo migliorata nell’aspetto superficiale ma anche più tonica. Il/la paziente nel postoperatorio deve evitare di esporsi ai raggi ultravioletti e mascherare l’arrossamento cutaneo con un fondotinta molto coprente. Il trattamento deve quindi essere accuratamente pianificato con il/la paziente, che deve essere consapevole che il risultato, estremamente favorevole sotto il profilo estetico, si associa ad un lungo decorso post-trattamento e che dovrà seguire scrupolosamente, per alcuni mesi, le istruzioni del medico.
INDICAZIONI – Il trattamento laser risulta indicato nel trattamento delle lesioni vascolari, delle rughe superficiali del volto, delle irregolarità di pigmentazione, delle cicatrici esito di acne o di altra natura, del crono-fotodanneggiamento.
Il trattamento non presenta controindicazioni, tranne nei/nelle pazienti di colorito scuro, che sono predisposti/e ad un rischio elevato di alterazioni della pigmentazione post-trattamento. Un’importante controindicazione è rappresentata da pazienti poco motivati o poco collaboranti, che non siano in grado di seguire scrupolosamente la terapia post-chirurgica. Nel caso esistano precedenti di infezioni erpetiche, verrà prescritta una terapia con Aciclovir da cominciare qualche giorno prima.

28 gen, 2012 Autore
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